Missione Spot per pazienti affetti di patologie della testa e del collo, focalizzata sull’intervento del piccolo Famourou di 6 anni con gravi patologie ossee mandibolari.
Visita dei malati operati nell’ultima missione.
Poche ore dalla partenza:
“Ogni volta non si è mai pronti. Ti lavi i denti, ti scaldi un po d’acqua al microonde per una tisana e il pensiero va li. Tra poche ore verrai scaraventato come nei film di fantascienza in un mondo che non è questo. In cui acqua ce n’è poca e sa di ferro, il caldo vince, l’essere uomini non è garanzia di benessere. E, come ogni volta, il respiro si accorcia e l’inadeguatezza prova a prendere il sopravvento. Ti dici…lo hai già fatto, andrà tutto bene e non succederà nulla. Farai del bene e come ogni volta faticherai ad andar via da li. Ma ora non è così. Ora vorresti continuare ad essere cullato dai respiri del sonno puro di tuo figlio e rassicurato dalle forme e dai colori del tuo quotidiano.
E allora perché andare? Perché è giusto.
Giusto per chi? Giusto per cosa?È giusto per la coscienza. Giusto per sostenere lo sguardo di tuo figlio. Giusto perché lo sguardo di tanti altri figli ti ha penetrato e nello stesso tempo nutrito e ferito.
Ecco…giusto. Perché c’è bisogno di giustizia o per lo meno di sentirsi partecipi di una tensione all’idea di giustizia ed equità. Ne sono molto lontano a giudicare dal verdetto del mio piccolo tribunale interiore, ma per lo meno ho fatto mia la tensione al giusto. E questo mi guida e mi spinge letteralmente verso le porte del teletrasporto. Che tra qualche ora si riapriranno e, com’è giusto, mi accoglieranno a braccia aperte per una nuova missione.
Sergio Santamaria”
Venerdi 13 Ottobre 2017
Ci accolgono i soliti 36 gradi con un umidità un po’ più alta rispetto alle ultime missioni. Ma i colori e gli odori sono sempre gli stessi e sembra ieri che attraversavamo il Niger.
Il chirurgo del centro di Kati, Abdoulaye Diarra, ci accoglie a braccia aperte e visitiamo subito i malati.
L’operazione del piccolo Famourou come previsto si farà domani alla clinica privata di Bamako e ne programmiamo altre due entro domenica.
Stanchi e pieni di cose da fare in così breve tempo vi ringraziamo da parte di tutti che con le vostre donazioni stanno migliorando la loro vita.
Sabato 14 Ottobre 2017
Giornata strana oggi. Gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti, ma rimango lo stesso con l’amaro in bocca. Un fastidioso senso di inutilità mi si è piazzato dentro e fatica ad andar via. Abbiamo operato Famorou. Ho dovuto tirare via pezzo a pezzo la metà mandibola destra. Il lavoro fatto ad Aprile è stato vanificato. Ed oggi i nostri sospetti hanno preso corpo. Un colloquio riservato con il padre di Famorou, brillantemente concertato e realizzato da Fabrizio, ci ha rivelato che il peggioramento repentino dello stato clinico di Famorou a maggio è stato dovuto ad un trauma. Ha ricevuto un pugno, a detta del padre da parte di amici, ed è tornato a casa con la bocca sanguinante. La delicata ricostruzione di Aprile è stata resa vana. Ed oggi non ci rimane altro che raccogliere i pezzi e limitare i danni. Che allo stato delle cose è tremendamente importante per evitare complicanze irreparabili. Oggi è la giornata dei resoconti con.una realtà che è anche questo. E l’inutilità si ripropone…fastidiosa come un pasto mal digerito. A Famorou è seguita la revisione dell’intervento di Joe, un ragazzo di 15 anni affetto da schisi palatale mediana completa. La ricostruzione del palato duro fatta ad aprile è stata ottima ed oggi abbiamo ritrattato il palato molle. Se tutto va bene Joe potrà bere e mangiare e potrà essere avviato ad una riabilitazione foniatrica…perché Joe non parla e non ha mai parlato. Domani è la volta di un nuovo paziente vittima in passato di una grave ustione che ha coinvolto il viso. E a seguire visite di controllo dei pazienti operati ad aprile e la programmazione dei nuovi pazienti per la prossima missione. Grazie a tutti voi. Sono sicuro che questa sensazione di inutilità in me passerà, mentre il vostro aiuto e il prodotto di esso rimarranno nella vita dei nostri pazienti come un ricordo indelebile che ha migliorato loro la vita.
Domenica 15 Ottobre 2017
Tragitto Kati-Bamako. Stiamo andando a controllare i piccoli pazienti operati ieri.
Anche oggi abbiamo raggiunto gli obiettivi prefissati. La mattinata è trascorsa con una seduta operatoria all’AM di Kati. In una realtà dove nulla è scontato condivido con voi la contentezza per la sinergia raggiunta con gli operatori sanitari locali. Nonostante il giorno festivo(eh si…è domenica pure qui!), abbiamo avuto struttura e personale a disposizione e a pieno regime. Ciò ha permesso due interventi chirurgici e una seduta ambulatoriale di controlli post chirurgici dei pazienti operati nella precedente missione.
Concedetemi un’altra considerazione benevola: in.un luogo in cui spostamenti, logistica e impedimenti vari potrebbero rappresentare dei limiti alla venuta dei pazienti in visita di controllo post operatorio a distanza, riscontriamo un entusiasmo e una voglia da parte della maggioranza di loro di venire a incontrarci. Per dirci che va tutto bene. Per ringraziarci e comunicarci la loro vicinanza. Questa è la benzina che fa andare avanti.
Il pomeriggio lo abbiamo dedicato alla visita ad un orfanotrofio di Kati. Dovevamo identificare una struttura a cui responsabilmente donare i vostri doni e abbiamo preferito fare una visita a sorpresa senza farci annunciare. Questo ci ha permesso di valutare lo stato della struttura nel suo reale quotidiano. È un orfanotrofio gestito da una missione protestante. Costruito nel 2003 ospita 30 bambini dai 4 ai 16 anni. Annessa alla missione c’è una scuola con 10 classi e un dispensario sanitario. Ci hanno accompagnato Suor Carmen e Suor Paola, ben contente di visitate la struttura. Una volta arrivati ci ha accolto il direttore della scuola, mussulmano, e la responsabile dell’orfanotrofio, la moglie del pastore protestante. L’atmosfera multiculturale interreligiosa ha ben predisposto la nostra laicità. È bastato uno sguardo tra Fabrizio e me per capire che era il posto giusto a cui destinare le donazioni. È stata una festa. I bimbi increduli e divertiti dalla novità, la responsabile e lo staff felici per l’aiuto inaspettato. Basta così poco per dare così tanto. Ancora grazie. Sappiate che siete responsabili di molti sorrisi.
Lunedi 16 Ottobre 2017
Auwniwula,(Buonasera)
4 giorni intensi cominciano a farsi sentire, i rumori della mattina, il caldo e tutto questo rosso della terra ci mancherà.
Ieri sera, al controllo, il piccolo Famourou é corso tra le braccia di Sergio e questo gesto è bastato a dare un senso a questa missione lampo.
Pensavamo fossero troppi pochi 4 giorni, e invece alla fine ci rendiamo conto che il tempo é oggettivo, conta molto di più lo spazio e le energie che incontri. Spesso lo abbiamo ripetuto e chi ha avuto la fortuna di passare per l’Africa sa che qui il tempo si allunga, si allunga e tu ne fai parte.
Torniamo…
Tutte le info su www.colosseo.org/menomali